Battuto da un Catanzaro ancora affamato. Ma la prestazione del Foggia non ha deluso le aspettative

Battuto da un Catanzaro ancora affamato. Ma la prestazione del Foggia non ha deluso le aspettative

Il filosofo Buddy Amaral un giorno disse una frase che recitava cosi’ “ Non si ha coraggio se non si ha paura” e mai fu piu’ azzeccata una frase del genere in riferimento all’esperto e pragmatico allenatore del Foggia Delio Rossi, sia prima che dopo la sfida di ieri al Ceravolo contro l’ormai neo promosso Catanzaro.
Perche’ paura. Alla vigila della partita c’era un certo timore e molto pessimismo sia per il fatto di poter perdere la posizione di classifica raggiunta, come poi e’ avvenuto, ma anche per quei 35 punti alla vigilia del match di differenza tra le due squadre che per onesta’ intellettuale sembravano non rappresentare la reale distanza.
Perche’ coraggio. Solo un tecnico coraggioso della levatura e della capacita’ professionale, con una vasta esperienza a grandi livelli in serie A, come Delio Rossi poteva far disputare al Foggia, dopo solo venti giorni e tre partite dal suo arrivo, una partita come quella che i rossoneri hanno giocato e perso ieri contro i giallorossi.
Non ce l’ha fatta il Foggia ma con la sua prestazione ha spazzato via quei pochi dubbi sulla vera forza, sul valore, sulla determinazione e sulla credibilita’ di un gruppo e solo del gruppo, che tra alti e bassi si appresta a disputare la fase dei play off tra il quarto e sesto posto, alla luce dei risultati di ieri e di quelli che ci saranno domenica prossima nell’ultima gara della regular season.
In questo contesto si avvalora ancora di piu’ la tesi che da molto tempo andiamo manifestando e cioe’che se Nicola Canonico prima con Belviso e poi con Sapio, non avesse commesso due paradossali errori di valutazione e di scelte, prima con Boscaglia e poi con Somma, il Foggia avrebbe sicuramente potuto giocarsi le sue carte alla pari con le squadre che al momento lo precedono in classifica.
Ieri al Ceravolo i Calabresi dominatori del torneo, dopo aver perso con i rossoneri in coppa Italia 2 a 0 e pareggiato all’andata in campionato 0 a 0 con la macchia di un gol regolare annullato al Foggia al 92°, sono stati fatti scendere per un pomeriggio dal loro piedistallo al cospetto di un Foggia tatticamente e atleticamente quasi perfetto, eccezion fatta per il primo quarto d’ora.
Ma la mancanza atavica di attaccanti e una rosa ridotta all’osso (erano solo 18 calciatori presenti tra campo e panchina) non ha permesso al pur bravo allenatore romagnolo di poter far fronte alle numerose assenze e alla squalifica di Garattoni. Cosa ci aspetta domenica prossima? Sappiamo che bisognera’ vincere contro la Turris allo Zaccheria ma forse potrebbe non bastare, infatti solo le sconfitte o i pareggi contemporanei dell’Audace Cerignola a Castellamare di Stabia e quella del AZ Picerno nello scontro diretto in casa contro il Pescara di Zeman, potrebbero rimettere la squadra rossonera al quarto posto in classifica. Poco male, peche’il Foggia ieri ha dimostrato di poter disputare i play off con ampie garanzie di fare bene e anche se dovranno intrecciarsi molti fattori e due risultati, nel calcio a volte si possono ottenere risultati per merito proprio ma anche per un po’ di fortuna.
Aspettiamo e comunque vada il Foggia siamo sicuri che se la giochera’al massimo delle sue possibilita’. Le garanzie? In tre fattori assoluti.
Il gruppo squadra, Delio Rossi e i magnifici tifosi del Foggia, oltre a questi tre fattori chi vorrà dei meriti dovrà guadagnarsi.

Bruno Arcano

Redazione