Foggia imperativo categorico: vincere

Non sara’ una partita facile domani allo Zaccheria perche’ la Fidelis Andria dopo la roboante vittoria contro il fanalino di coda Messina vorra’ a tutti i costi tornare a casa con un risultato positivo, ma dovra’ fare i conti con il Foggia che sta riemergendo dalle sabbie mobili in cui si era cacciato dopo una campagna acquisti estiva che si e’ rivelata un autentico bluff sotto l’aspetto tecnico con l’acquisto di calciatori che nulla centravano con il gioco dell’allenatore scelto a suffragare il nuovo progetto 2022-2023 della societa’ ma anche per un inizio di campionato con sette gare prive di risultati e senza aver minimamente messo in preventivo rispetto ai proclami che il terreno di gioco rimane sempre l’ unico infallibile giudice.
Fabio Gallo, invece con grande pragmatismo, umilta’ e lavoro, sta cercando di rimettere a posto i cocci disseminati tra lo spogliatoio e l’erba dello Zaccheria e dobbiamo dire che in sole due partite e in quindici giorni ha dimostrato che e’ possibile riuscirci a patto che tutta la squadra lo segua in quei concetti di calcio che lui vuole attuare tenendo presente quelle che sono le caratteristiche e non i nomi dei calciatori a sua disposizione.
C’e’ un altro aspetto che non e’ mancato di risaltare agli occhi di tutti gli addetti ai lavori e ai tifosi ed e’ l’assenza del Presidente, che sia con il Crotone a Foggia che al Menti di Castellamare di Stabia ha deciso di evitare di farsi vedere e di fare commenti e interviste, per far posto e lasciare, come e’ giusto che sia, la vetrina esclusivamente alla squadra, al tecnico.
Avra’ fatto la scelta giusta?
Noi pensiamo che un atteggiamento del genere abbia contribuito e non poco a tranquillizzare tutto l’ambiente dopo la dura presa di posizione esternata nella conferenza stampa di domenica 10 ottobre.
Per concludere mi sembra doveroso spendere due parole su Matteo Lauriola, un direttore sportivo che pur rimanendo nell’ombra ha capito molto bene e presto il suo ruolo e le sue competenze che dovranno accompagnarlo nella sua missione con il Calcio Foggia 1920,
infatti l’aver affermato nella sua prima uscita con la stampa il concetto di dover chiudere le porte dello spogliatoio e del terreno di gioco, ha di fatto blindato la squadra e il tecnico in funzione di un’unica cosa, testa bassa e lavorare, solo ed esclusivamente lavorare.
Siamo sicuri che questo sara’ l’atteggiamento corretto che portera’a raggiungere presto una posizione di classifica piu’ consona alle aspettative di una piazza e di una squadra come il Foggia, quindi alle chiacchiere e le promesse sbandierate a luglio da Canonico, Boscaglia e Belviso sara’ meglio far posto ai fatti, perche’ solo con i fatti si raggiungono traguardi ambiziosi e dopo ma soltanto dopo si potranno fare tutte le dichiarazioni di prammatica.
Domani si gioca il derby e per chi volesse puntare su un risultato c’e’ un unico segno da inserire nella casella di Foggia –Andria.
Uno fisso e… testa verso la Viterbese.
Bruno Arcano