Operazione dei carabinieri. Scoperto ingente quantitativo di olio sofisticato

Si rivolgevano per acquistare l’olio di semi già sofisticato da poter rivendere tal quale o
per acquistare olio di semi da sofisticare in autonomia mediante l’aggiunta di
“verdone”, ovvero una miscela con altissima concentrazione di clorofilla. Il
principale indagato, dotato di una notevole capacità economica e conosciuto in tutta
Italia come commerciante di olio, ha acquistato, nel corso dell’indagine, milioni di
litri di olio di semi da multinazionali con sede nel Nord Italia, che pervenivano
regolarmente sul territorio italiano attraverso navi mercantili. Successivamente, circa
due volte a settimana, l’olio di semi acquistato veniva trasportato a Cerignola (FG)
con autobotti e scaricato presso l’oleificio. L’organizzazione, avvalendosi di
prestanomi per sviare eventuali azioni investigative, acquistava da una regolare ditta
del settore della provincia di Milano degli additivi alimentari, quintali di clorofilla e
betacarotene, da utilizzare per la sofisticazione dell’olio di semi ovvero per la
predisposizione del “verdone” da vendere ai piazzisti che sofisticavano in proprio.

All’interno dell’oleificio le attività di illecita miscelazione avvenivano attraverso la
manovalanza di operai, consapevoli del ruolo e delle modalità illecite. Gli altri
associati, procuratisi l’olio sofisticato o da sofisticare, eseguivano le attività di
sofisticazione e confezionamento (in bottiglie di vetro da un litro o taniche in latta da
5 litri) presso magazzini o depositi di fortuna, privi di qualsiasi garanzia di igiene,
collocati in posizioni strategiche e di difficile accesso, onde eludere eventuali
controlli. Anche loro si avvalevano di fidati operai, ormai esperti nella sofisticazione
dell’olio, con anni di esperienza delittuosa alle spalle. Predisposti i carichi di olio
sofisticato, alcuni associati si dirigevano verso il Nord Italia (Piemonte, Lombardia
ed Emilia Romagna) o presso ristoranti in importanti città italiane ed estere. Altri
associati, quelli muniti di maggiore capacità economica ed esperienza, erano in grado
di effettuare trasporti quindicinali in Germania attraverso carichi di interi
autoarticolati (23.000 litri per ogni spedizione). Giunto in Germania, l’olio veniva
depositato presso aziende specializzate in logistica per la successiva distribuzione,
mediante l’utilizzo di furgoni noleggiati in loco, ad esercizi di ristorazione o grande
distribuzione tedesca o con il collaudato sistema del “porta a porta”. In Germania era
presente una importante rete distributiva costituita da “piazzisti”, soggetti comunque
di origine italiana, che fornivano il supporto logistico e commerciale ai sofisticatori
italiani, procurando finanche alloggi durante il soggiorno. La penetrazione
commerciale di tale rete distributiva era arrivata a tal punto che, in alcune zone, da
erodere importanti fette di mercato ai canali di lecito di olio extravergine di oliva di
origine italiana genuino. Gli indagati, soprattutto in Germania, sfruttando
l’Italian Sounding,ossia l’evocazione di alimenti contenenti un richiamo alla tradizione e
qualità italiana, hanno determinato un danno di immagine nei confronti del mercato
dell’olio extravergine di oliva nazionale, proponendo in maniera preponderante sul
mercato un prodotto sofisticato ben lontano dalla qualità merceologica e nutrizionale
di tale eccellenza.
Le condotte tenute dagli associati, consolidate e sempre costanti negli anni, erano
divenute sfrontate nei confronti di eventuali controlli fino a renderle imprudenti.
Infatti, per il pagamento delle forniture di olio, sia in Italia e sia all’estero, gli
associati accettavano qualsiasi strumento di pagamento, dal contante, non tracciabile,
ai moderni mezzi di pagamento quali bonifici bancari o versamenti su PostePay. In
alcuni di questi casi, i conto correnti bancari erano intestati a prestanome, ma a volte
collegabili o riconducibili agli indagati.
Le indagini, che hanno permesso la disarticolazione del sodalizio criminoso, sono
state svolte mediante l’incessante opera di collegamento degli elementi investigativi
raccolti con sistematica attività tecnica di intercettazione di decine di utenze
telefoniche fisse e mobili, intercettazione telematiche (e-mail), ambientali audio e
video, tracciatura GPS, supportati dai metodi di indagine tradizionale (pedinamenti,
osservazioni a distanza, acquisizione d’informazioni, accertamenti bancari e
patrimoniali).
Le attività investigative svolte hanno consentito di effettuare 28 sequestri in campo
nazionale di olio sofisticato, condotti durante le fasi di trasporto e deposito, nonché di
individuare e vincolare due strutture presso le quali avveniva il processo materiale di
sofisticazione e contraffazione. Tra gli interventi eseguiti nel corso delle indagini,
sono stati bloccati 6 autotreni carichi con 23.000 litri ciascuno di olio sofisticato, in
tragitto per giungere in Germania come destinazione finale. Inoltre numerosi altri
sequestri, importanti per documentare il contenuto reale dell’olio e la capillarità del
sistema di vendita in un ampio territorio, sono stati operati con il supporto dei NAS
competenti per territorio presso ristoranti delle principali città di 8 regioni italiane
(Roma, Campobasso, Ancona, Milano, Torino, Parma, Napoli e varie località
pugliesi) ed in Germania, svolti con l’aiuto della polizia tedesca. In particolare, alcuni
interventi mirati svolti dagli investigatori hanno consentito di accertare consegne di
olio sofisticato anche presso noti ristoranti del centro storico di Roma e di Berlino,
con contestuale sequestro di lattine di olio con etichettature riconducibili ad aziende
inesistenti, venduto ad un prezzo nettamente inferiore a quello di un olio dichiarato di
produzione nazionale.
Parallelamente alle attività investigative in Italia, con il continuo supporto
organizzativo ed il
coordinamento dell’agenzia
Eurojust che, a mezzo delle sue
rappresentanze italiane e tedesche, ha gestito la fase di coordinamento
sovranazionale, tramite l’organizzazione di incontri all’Aja per lo scambio di atti ed
informazioni tra le Procure e le forze di polizia italiane e tedesche, la facilitazione
dello svolgimento di attività investigative in Germania e della fase esecutiva della
misura emessa dal GIP di Foggia, nonché in costante coordinamento con Europol per
la Polizia Tedesca, si sono intraprese una serie di attività di polizia giudiziaria che
hanno visto il coinvolgimento della Procura di Darmstadt. Queste attività hanno
consentito di individuare e identificare tutti i soggetti coinvolti in Germania e quindi
confermare l’ipotesi investigativa transnazionale del NAS, consentendo anche una
serie di fondamentali attività operative sfociate nel sequestro di ingenti quantità di
olio sofisticato.
La fraudolenta attività commerciale ha determinato un notevole profitto illecito in
favore dei soggetti coinvolti generando un volume di affari milionario, nella
considerazione che ogni litro di olio sofisticato, compreso il contenitore utilizzato,
aveva un costo produttivo di circa 1,20 euro, rivenduto sul mercato a prezzi oscillanti
tra i 5 ed i 10 euro per litro. I dati raccolti nel corso delle investigazioni hanno
permesso di quantificare documentalmente che l’oleificio di Cerignola (FG) ha acquistato in un anno solare circa un milione di litri di olio di semi per un importo di un milione di euro. Se si considera che il 90% dell’olio giunto presso l’oleificio è stato successivamente commercializzato come olio sofisticato, si può facilmente intuire che il denaro illecitamente percepito sia all’incirca di 8 milioni di euro annui, ovviamente con l’elusione totale di imposte e costi connessi all’adozione di sistemi di igiene e prevenzione sanitaria e tutela dei lavoratori. Durante le operazioni, inoltre, è stata sequestrata ulteriore clorofilla, rinvenuta presso l’oleificio, a testimonianza delle attività di sofisticazione ancora in atto.
Infine, si rappresenta che gli indagati, figurando quali braccianti agricoli, seppur
milionari, hanno indebitamente percepito l’indennità di disoccupazione mediante
erogazione da parte dell’INPS, attestando fittiziamente l’assunzione presso aziende
compiacenti.
I provvedimenti giudiziari connessi all’indagine, la cui fase conclusiva si è svolta
nella giornata del 13 maggio 2019, hanno complessivamente comportato l’esecuzione
di 24 misure cautelari nei confronti dei responsabili, il sequestro di due immobili e di
un’azienda olearia, dei mezzi di autotrasporto riconducibili al sodalizio (tra cui 6
autotreni, dei quali due in territorio tedesco), nonché un ammontare di oltre 150mila
litri di olio sofisticato, solo quest’ultimo stimato per un valore commerciale in un
milione e 200mila euro.