La Lega con chi lega? Tra divisioni e prospettive, chi vincerà?

La Lega con chi lega? Tra divisioni e prospettive, chi vincerà?

Da una parte la vecchia guardia capeggiata dall’ex coordinatore cittadino di Foggia Silvano Contini, dall’altra gli ultimi arrivati e i penultimi. La Lega si slega o si aggroviglia su se stessa con un rimescolamento di ex Forza Italia, ex Ncd, ex centristi. Tanti ex della prima fase di governo Landella e, qualcuno, anche dell’ultima. E nelle ultime ore è andato in scena l’ennesimo scontro (più mediatico) tra i due fronti: quello allineato con il coordinatore regionale Caroppo e quello più vicino al parlamentare barese Sasso. Lo scontro è sulla gestione del coordinamento provinciale e cittadino di Foggia (sottratti a Cusmai e Contini) e sulla proposta della candidatura a sindaco. In prima linea Antonio Vigiano, capogruppo e consigliere della Lega entrato nel partito di Salvini facendo la trafila politica con la condivisione dal basso con lo stesso Contini fino allo stesso Matteo nazionale. Oggi è lui ad avere le redini del partito a Foggia e potrebbe essere la persona più vicina a l’identikit di un cambio di rotta del centrodestra basato su semplicità e correttezza. Ma c’è anche Luigi Miranda, che esce da Forza Italia per entrare in Lega convinto della scelta fatta per aprire un nuovo cammino importante. Figura interessante e preparata, Miranda è uomo intelligente e capace. Oggi è ancora il presidente di un consiglio comunale targato Landella. Se Miranda sostenesse la candidatura di Vigiano a sindaco metterebbe una seria ipoteca sulle elezioni regionali. Primarie o non primarie? Caroppo dice che bisognerebbe scegliere il candidato più condiviso dalle forze del centro destra. Idea di Quagliariello spinge per una soluzione mediata ma non vede di buon occhio la confusione in casa Lega che crea ritardi pericolosi. Fratelli d’Italia deve ancora capire se ha cambiato pelle, mentre gli ultimi uomini di Franco Di Giuseppe sembrano destinati a sostenete Landella, ma con qualche riserva. Tutto sommato la legislatura è finita. È tempi di rimettersi in corsa.

Redazione