Con il Crotone spinti dall’entusiamo e non solo…

Franz Kafka scrittore Boemo del XX° secolo influenzato dalla letteratura russa di Fèdor Dostoevskij scrisse in uno dei suoi libri una frase che se rapportata alla partita che il Foggia si appresta a giocare sabato contro il Crotone allo Zaccheria sembra quasi una frase “irriverente” ma, se si presta molta attenzione, rispecchia fedelmente il percorso di questi play off che vedono impegnata la squadra del Foggia anche e soprattutto alla luce di quanto accaduto lunedi’ scorso negli ultimi 17 minuti, compreso il recupero, della gara contro l’Audace Cerignola. La frase, scritta durante un viaggio fatto dallo scrittore, recitava cosi’:
” Lo scopo di un viaggiatore non e’ arrivare ma continuare a viaggiare”.
Ed e’ questo quello che sabato sera chiedono il popolo rossonero e un’intera Citta’, agli artefici dell’impresa raggiunta contro i cugini gialloverdi, contro la seconda classificata del girone C di Lega Pro, quel Crotone che il Foggia ha gia’ batturo ad ottobre in campionato allo Zaccheria e senza un’autorete, al 89° nella gara dello Scida, lo avrebbe battuto anche al ritorno senza dimenticare di averlo anche eliminato a novembre in coppa Italia.
Allora se la matematica non e’ un’opinione due piu’ due deve fare per forza quattro e quindi ci sono buone possibilita’ di poter mettere in cantiere un risultato positivo nella partita di andata di questi quarti di finale per giocarsi poi mercoledi prossimo in Calabria tutte le rimanenti chance per puntare diritti verso la comquista di una semifinale che darebbe al “viaggiatore” (il Foggia) la possibilita’ concreta di continuare a “viaggiare” ( nei play off ) e non ad essere arrivato al termine del suo viaggio. ( eliminazione)
E’ pur vero che ci saranno alcuni calciatori assenti per infortuni vari come Nobile (che si e’ operato), Garattoni, Ogunseje e Odjer oltre alla spada di Damocle che pende sulla testa di ben 9 diffidati, li stessi Odjer e Gatrattoni oltre a Leo, Frigerio, Rizzo, Costa, Kontek, Peralta e Rutijens ma Delio Rossi “hombre vertical”, non si perdera’ d’animo perche’ alla fine la sua esperienza e, il suo lavoro con lo staff e la sua storia calcistica gli dara’ la possibilita’ di mettere in campo un undici sicuramente in grado di affrontare la partita con la chiara consapevolezza, sia che si indossi la maglia bianca oppure quella rossonera, di chiamarsi Foggia.
E i tifosi? Loro sono ormai una componente imprescindibile per questa squadra e accompagnano in ogni partita, tra soddisfazioni e delusioni, le sorti dei satanelli.
E adesso? Se nelle untime due gare interne con Potenza e Audace Cerignola si sono presentati allo stadio quasi in 7.000, tutti si aspettano da loro un altro piccolo sforzo e siamo certi che ad affollare sabato, colorando di rossonero, lo Zaccheria saranno almeno in 10.000 con la piena volonta’ di spingere, come hanno sempre fatto, questo gruppo verso una vittoria molto importante per continuare a cullare un sogno che forse non succede, ma se succede…..
Bruno Arcano