Dopo il tris all’Audace Cerignola ai quarti al Foggia toccherà il Crotone

“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Questa frase la disse uno degli allenatori piu’ titolati d’Italia, Giovanni Trapattoni, che di calcio ne capiva eccome. Quello che e’ successo ieri sera allo Zaccheria, anche se puo’ sembrare incerdibile, e’ nella normalita’ di questo paradossale quando imprevedibile gioco e non lascia piu’ di tanto sorpresi chi come noi segue il calcio da molti lustri. Il Foggia ha fatto la partita che doveva fare dopo il risultato della gara d’andata gettando il cuore oltre l’ostacolo, in piena emergenza con soli 6 uomini in panchina compreso il secondo portiere, ed e’ riuscito in 17 minuti dal 78° al 95° a capovolgere un risultato che ormai tutti o quasi tutti erano certi che non potesse piu’ cambiare. Poi al fischio finale, l’apoteosi, con uno stadio che ha creduto e spinto fino alla fine della contesa questi ragazzi a crederci e a portare a casa una qualificazione insperata ma ampiamente meritata.
Il sorteggio mette di fronte il Foggia e il Crotone uscito dalle mani di Dionisi tecnico del Sassuolo e sara’ un’altra doppia battaglia che si giochera’ su 180 minuti con in palio una semifinale play off che potrebbe spalancare, per la squadra di Delio Rossi, le porte ad un traguardo tanto desiderato al punto che potrebbe anche realizzarsi. A proposito di Delio Rossi, dover far fronte ad una gara come quella di ieri partendo da un 1 a 4 da recuperare non e’ stato facile tra assenze, squalifiche e una contestazione, se pur limitata, al ritorno da Cerignola che ha costretto la societa’ a chiedere al tecnico romagnolo e tutta la squadra ad isolarsi e andare in ritiro lontano dal frastuono ed dalle critiche della citta’. Ma come sempre accade nel mondo pallonaro, quello che a volte sembra gia’ deciso nella teoria poi nella pretica diventa tutta un’altra storia.
Sabato allo Zaccheria arrivano per la gara d’andata del secondo turno nazionale dei play off i Calabresi allenati da Zauli che il Foggia ha battuto e pareggiato in campionato ma anche eliminato dalla coppa Italia e la speranza sara’ quella di poter recuperare qualche giocatore infortunato e far fronte alla squalifica di Costa. Una cosa pero’ e’ certa e incontrovertibile, allo Zaccheria ci sara’ una variante molto importante, i meravigliosi tifosi che ieri hanni fatto la differenza spingendo letteralmente in rete la palla calciata dal centrale rossonero al 95° . Le scene che abbiamo visto allo stadio dopo il gol di Kontek a Foggia le abbiamo viste tante volte sia in serie D, in C, in B e anche in serie A ed ogni volta hanno qualcosa di magico, perche sognare e gioire dopo aver sofferto per piu’ di un ora come contro l’Audace Cerignola in un play off di Lega Pro, racconta la chiara immagine di che cosa volglia dire volere bene alla propria squadra del cuore e soprattutto ad una maglia che sia bianca o rossonera, quella del Foggia, intrisa di un grande blasone e di una lunga storia infinita che dura da 103 anni.
Bruno Arcano