Il Foggia messo all’angolo del ring del Monterisi (4-1). Lunedi il ritorno.

Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo fermarci a giudicare oggi una sconfitta come quella che il Foggia ha subito nella partita di ieri al Monterisi contro l’Audace Cerignola altrimenti non saremmo obiettivi e comunque non staremmo parlando di uno sport che si chiama calcio. Bisogna essere molto razionali oltre che realisti e poco, se non per nulla, fatalisti. Chi ha una eta’ come la nostra con qualche capello bianco e segue il calcio da oltre quarant’anni non puo’ non sapere che in un gioco come quello dove rotola un pallone ed a tutti i livelli nazionali ed europei nelle varie categorie, non si puo’ dare mai niente per scontato. Chi ha una certa eta’ come la nostra di situazioni come quella che si e’dipanata all’orizzonte della squadra di Delio Rossi nella gara di ieri sera, ne’ ha viste molte e puo’ tranquillamente affermare che quello che sembra ormai tutto definito poi alla fine non lo e’. La partita e il risultato tra l’Andace Cerignola e il Foggia potrebbe far pensare che sia tutto gia’ concluso alla luce di un 4 a 1 perentorio, giusto e meritato per l squadra di Michele Pazienza al punto che la partita di lunedi’ sera potrebbe sembrare solo accademia.
Beh signori, non e’ cosi’. Ci sono altri 90 minuti da giocare, c’e’ l’orgoglio, la determinazione, la volonta’, la voglia di riscatto, la casualita’, la fortuna e mille altre variabili che potrebbero ribaltare completamente quello che adesso sembra una cosa scontata con una diversa realta’ che accompagna dalla notte dei tempi il gioco piu’ bello del mondo.
Cosa dobbiamo fare allora? Bisognera’ mettere nel cassetto per quattro giorni tutti i luoghi comuni e le retoriche su quello che abbiamo visto ieri in campo al Monterisi e aspettare. Che cosa dobbiamo aspettare direste voi? Aspettare solo che termini la partita di ritorno che si giochera’ lunedi’ prossimo allo Zaccheria per poi tracciare una linea definitiva su questi ottavi di finale dei play off di Lega Pro 2022-2023 e capire che cosa e’ stata e cosa ancora potrebbe essere questa stagione per il Calcio Foggia 1920. Una stagione che e’ stata come un ascensore, una volta si saliva e un’altra volta si scendeva, una stagione divisa in quattro tronconi, un inizio da incubo poi un periodo finalmente all’altezza del blasone che da 103 anni, appena compiuti, accompagna la squadra rossonera , poi ancora un’altra parentesi di un mese deludente e desolante per poi concludere con l’ultimo strappo che ha portato il Foggia fino alla conquista di un quarto posto e pronto a giocarsi la promozione in serie B nella lotteria dei play off.
Lunedi’ 22 maggio alle 22,15 ci sara’ l’epilogo, o dentro per poter continuare a coltivare un sogno o fuori in maniera definitiva e senza appello ed allora se le cose non dovessero andare come molti, se non tutti, si augurano in maniera concreta e senza fare sconti a nessuno si potra’ iniziare la valutazione definitiva di questa stagione e pensare a cosa questa squadra e questa societa’ vorranno e potranno diventare se sapranno programmare in maniera seria il futuro e decidere se continuare ad essere un sodalizio che galleggia in una categoria che non si addice alla storia e al passato dei colori rossoneri oppure crescere e fare un progetto serio per il definitivo salto di qualita’ che da troppi anni la piazza di Foggia attende e che sarebbe anche ora che finalmente vedesse realizzato.
Bruno Arcano