Con il Giugliano il ritorno di Delio Rossi allo Zaccheria

Come si sentira’ Delio Rossi, dopo 27 anni, sabato prossimo al suo ritorno allo Zaccheria nel salire le scale che portano al terreno di gioco per sedersi di nuovo sulla panchina che lo lancio’ nell’olimpo del calcio professionistico?
Sicuramente un brivido e un po’ di emozione pervaderanno la sua immagine glaciale e il suo volto da duro perche’ se e’ vero che ha percorso una carriera ricca di soddisfazioni in serie A a grandi livelli, per lui ne siamo certi, il Foggia resta sempre il Foggia .
Quella panchina, per sua stessa ammissione, e’ sempre stata e sempre sara’ unica e imparagonabile a tutte le panchine delle squadre in cui in questi anni si e’ seduto e ha dimostrato tutto il suo valore e la sua professionalita’.
Ma oggi deve misurarsi con la dura realta’ della Lega Pro ed e’ sicuramente consapevole che lo aspettano tre mesi di fuoco e una gara, quella del prossimo sabato Santo, per nulla scontata e facile contro la neo promossa Giugliano che molto bene sta facendo in questo torneo e il Foggia non ha alternative se vuole rimanere in scia per raggiungere una posizione di prestigio alla vigilia dei play off, infatti dopo Pasqua mancheranno solo due partite, Catanzaro e Turris, al termine della prima fase di questo campionato 2022-2023.
Dopo la vittoria di Messina domenica scorsa, a cui Delio Rossi ha contribuito in minima parte visto che era arrivato al capezzale del Foggia da appena 48 ore, bisognera’ approfittare della gara interna di sabato e cercare di scalare posizioni e mettere il fiato sul collo al Pescara di Zeman che occupa a soli 4 punti il terzo posto.
L’allenatore rossonero ha potuto lavorare tutta la settimana per conoscere meglio i suoi calciatori e soprattutto per confermare e migliorare il 3-5-2 che ha permesso alla squadra rossonera di arrivare da ottobre in poi all’ attuale posizione di classifica ed anche se Delio Rossi non potra’ esercitare il suo 4-3-3 che gli ha permesso di raggiungere i risultati che ha ottenuto e che e’ stato il suo mantra in questi 30 anni di carriera, con molta intelligenza e arguzia il tecnico romagnolo sa perfettamente che cambiare in questa fase del torneo o cercare esperimenti tattici, come fece il suo predecessore Mario Somma creando confusione e pessimi risultati, non gioverebbe ne’ a lui ma neanche alla squadra e alla classifica.
Lavoro, lavoro e solo lavoro per lo staff per Delio Rossi e il suo fidato Fedele Limone, che conoscono bene Foggia e il Foggia e sicuramente hanno voglia di dimostrare che dopo 27 anni sono in grado e possono dare soddisfazioni a una piazza e a tutti i tifosi che non vedono l’ora di smetterla di giocare di sabato, domenica e lunedi’ ma chiedono solo di poter giocare al piu’ presto in un solo giorno della settimana….il sabato.
Bruno Arcano