Foggia, caos pericoloso. Via Somma, squadra in auto gestione. Ora basta!

Quello che e’ accaduto ieri dopo la sconfitta in casa del Foggia contro la terz’ultima in classifica il Monterosi Tuscia per 2 a 1, era facilmente preventivabile alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane e negli ultimi giorni. La squadra ormai e’ in una fase confusa e involutiva che dalle dimissioni di Fabio Gallo ha preso piede in maniera concreta facendo precipitare i rossoneri dalla terza alla sesta posizion ma soprattutto sembra di essere tornati all’inizio del torneo quando non esisteva un gioco e una determinazione tale da giustificare le premesse e i proclami fatti in estate di vertici della societa’rossonera.
Il risultato, al termine dei novanta minuti di ieri allo Zaccheria, hanno prodotto le dimissioni del quarto allenatore (Somma) ed del quarto direttore sportivo (Sapio), poi per non smentirsi ecco la conferenza stampa di Nicola Canonico che decretava l’inizio dell’autogestione di squadra e societa’ fino alla fine del campionato play off compresi, oltre alla solita “nota stonata” di voler lasciare se ci fosse qualcuno intenzionato a rilevare la maggioranza delle quote in suo possesso.
Con la supponenza a cui ormai ci ha abituato, dal signor Canonico abbiamo sentito addossare come sempre le colpe verso altri ma nessuna autocritica verso la propria gestione e i tanti errori che da due stagioni lo ha portato solo a cambiare persone e ruoli, uomini e professionisti che alla fine, rendendosi conto con chi avevano a che fare, sono scappati.
La lista e’ lunga. Zeman, Pavone, Masi, De Vivo, Zingarelli, Belviso, Boscaglia, Lauriola, Mancini, Angiolino, Somma e Sapio.
All’elenco forse ci e’ sfuggito qualcuno e la domanda a questo punto sorge spontanea, non sara’ che forse chi veramente dovrebbe avere la dignita’ e l’umilta’ di farsi da parte debba essere proprio il proprietario del 51% delle quote maggioritarie ( peraltro non ancora pagate alla Pintus ) del Calcio Foggia 1920?
Ieri lo Zaccheria era semi vuoto e considerando che la squdra e’ in una buona posizione e si sta giocando il podio del torneo sembra una cosa inverosimile, pensate che anche la meta’ dei possessori di abbonamento ( circa 4.500 tessere vendute) da molte partite disertano lo stadio perche’ ormai disamorati dalle ultime due stagioni fallimentari piene di contraddizioni e promesse solo annunciate e sempre disattese. Non esiste una vera e seria programmazione, si era fatto un progetto a medio termine con Zeman e Pavone che e’ stato interrotto da loro stessi alla fine della scorsa stagione solo perche’ le ingerenze nell’area tecnica e negli spogliatoi del Foggia ( ricordate la fascia di capitano tolta arbitrariamente a Curcio ) sono state, da parte di Canonico, fastidiose e molteplici ma lo stesso e’ accaduto prima con Lauriola e poi con Gallo che appena arrivati hanno rimesso a posto la situazione sia tecnica che di classifica al punto di portare la squadra dal penultimo posto fino al podio.
Ieri abbiamo assistito nella sala stampa intitolata ad un “vero” Presidente del Foggia, il Comm.Antonio Fesce, all’ennesima farsa e al solito discorso delle colpe da attribuire agli altri. Adesso Basta. Canonico dopo questa ennesima brutta figura a cui si sta sottoponendo non solo la squadra ma l’intera Citta’ di Foggia abbia almeno il buon gusto di decidere seriamente di farsi da parte e iniziare a pensare di cedere le redini del Calcio Foggia 1920, sappiamo per certo che ci sono imprenditori o gruppi che vorrebbero subentrare per sanare la situazione debitoria e programmare con un progetto serio di portare la squadra in una categoria piu’ consona e adeguata al blasone e alla storia di un sodalizio ultracentenario che merita molto ma molto di piu’ di quello che in questi due anni un semplice imprenditore di Bari sia riuscito a dare al calcio della nostra Citta’.
Bruno Arcano