Foggia, dalle parole devi passare ai fatti

La conferenza stampa al termine della partita di domenica scorsa tra l’Audace Cerign e il Foggia da parte di Mario Somma e’ stata una autentica sarabanda di retorica affabulatoria senza nessun costrutto, messa in atto da un tecnico che nelle partite in cui si e’ seduto in panchina e ha inciso sul risultato ha dimostrato di essere in una totale confusione tecnico-tattica che sta portando nella stessa direzione anche tutta la squadra rossonera. Anche gli episodi accaduti tra il primo e secondo tempo della gara di domenica (sarebbero state rivolte parole dure al portiere Thiam ?), sono il chiaro sintomo di una situazione che evidenzia il nervosismo che regna al momento nello spogliatoio del Foggia.
Dopo la sconfitta di Avellino e la sofferta e fortunosa vittoria contro il Monopoli a Cerignola il Foggia ha dimostrato tutti i limiti che solo la bravura di Fabio Gallo ed il suo duro lavoro erano riusciti a coprire nonostante la poca consistenza e qualita’ che si era ritrovato in una rosa mal costruita in estate da Canonico e Belviso e poi ancor peggio integrata con il mercato di riparazione di gennaio dallo stesso Canonico con il suo Ds Sapio.
Ricordiamo per chi ha la memoria corta che il Calcio Foggia 1920 da quasi due anni, esattamente da quando ha trovato una nuova guida societaria, ha cambiato 4 allenatori (Zeman, Boscaglia, Gallo e Somma) e 4 direttori sportivi (Pavone, Belviso, Lauriola e Sapio).
Allora ci chiediamo, ma se una squadra dall’ottava giornata fino alla ventottesima e’ stata in grado di arrivare da 4 punti a 43 punti attuando un sistema di gioco per 20 giornate che risponde al 3-5-2 come mai un nuovo allenatore ( Somma) appena arrivato deve cambiare uno schema collaudato che ha prodotto 39 punti e snaturare senza un briciolo di criterio ruoli e caratteristiche di una squadra che oggi si trova al quinto posto e “cammina” in maniera irreversibile verso un tracollo tecnico e tattico in piena confusione che non si sa dove potra’ portare?
Un consiglio che ci permettiamo di dare e’ quello di parlare meno e produrre di più, questo vogliamo dire a Mario Somma, che deve ricordarsi che oggi ha la fortuna, dopo diversi anni, di allenare una squadra del blasone del Foggia preso in eredita’ dal bravo e stimato Fabio Gallo, al quarto posto e che aspetta di chiudere la prima fase del campionato in corso nella posizione di classifica migliore per giocarsi i play off alla pari con tutte le altre squadre, anche degli altri gironi, al meglio delle proprie possibilita’ per fare bella figura e senza lasciare nulla al caso a cominciare da sabato prossimo allo Zaccheria contro il Monterosi Tuscia e ancor piu’ dopo la figuraccia che il popolo rossonero ha dovuto sopportare domenica scorsa in casa dei cugini dell’Audace Cerignola.
Caro mister vada avanti con la sua testa, possibilmente senza snaturare tutto il lavoro prezioso fatto dal suo predecessore e non si lasci condizionare dai consigli esterni che gli arrivano da chi dice di sapere di calcio.
Il Calcio Foggia 1920 non e’ la Liberty Palo o il Bisceglie, stiamo parlando di una piazza che ha una storia “Centenaria” con 11 campionati di seri A alle spalle e che ha visto passare da queste parti personaggi del calibro di Mimi’ Rosa Rosa, Antonio Fesce e Pasquale Casillo oltre a tantissimi calciatori di grande spessore. A buon intenditor…….
Bruno Arcano