Coronavirus. Economia foggiana, preoccupano agricoltura e turismo. Urgono provvedimenti

Coronavirus. Economia foggiana, preoccupano agricoltura e turismo. Urgono provvedimenti

Il conto alla rovescia è iniziato. Tra le coltivazioni primavera-estate e l’avvio della stagione turistica per il Gargano, si gioca la partita più importante per l’economia del nostro territorio. Manodopera per il mondo agricolo a rischio (il reddito di cittadinanza potrebbe essere la chiave di svolta?), sembra trapelare dal mondo agricolo anche se al momento sono solo segnali legati ad una ridotta presenza di cittadini stranieri. Resta poi da vedere cosa accadrà con l’evoluzione del Coronavirus, se appunto ci sarà la possibilità di lavorare nei campi e con quali restrizioni. Ma, se nel mondo agricolo ad esempio per la raccolta dei pomodori si può affermare che c’è ormai una meccanizzazione diffusa che potrebbe limitare i danni, nel settore turistico (alberghi, villaggi e ristoranti-pizzerie) la situazione è drammatica. Sono tanti gli interrogativi. A luglio e agosto sarà consentito raggiungere i luoghi di villeggiatura ? Come dovranno essere ospitati i clienti negli alberghi (distanze di sicurezza, sanificazione degli ambienti ecc.)? Sulle spiagge sarà consentito un accesso limitato e distanziato ? Quando sarà possibile capire tutto questo per avviare una organizzazione adeguata? La strada del Gargano, per salvare la stagione, potrebbe essere quella di puntare ad un turismo interno, ospitando turisti solo della Puglia e garantendo servizi a costi accessibili. Le perdite saranno comunque notevoli e su questo fronte dovrebbe intervenire il governo regionale e nazionale con sostegni economici a fondo perduto (?). A rischio anche migliaia di posti di lavoro stagionale solo in provincia di Foggia. In attesa di conoscere dal Governo la data di ripresa, ogni giorno che passa diventa un giorno in meno di speranza di poter salvare la stagione.

Redazione